domenica 23 dicembre 2007

il diciottesimo...mobbasta veramente!!!

Ennesima nottata di diciottesimi!
L'anno sta per finire, si spera finiscano anche i diciottesimi, da quelli strafighi, in cui si sniffa coca e si balla al ritmo del dj, a quelli sfigatissimi, tre gatti e un bigné.
È da tantissimo che non scrivo un post (colpa dei diciottesimi?). Mi ci vorrà un po' per riprendere la mano.
Lascio, intanto, sul net una vignetta (riferimenti a persone realmente esistenti sono puramente casuali).



(Per ingrandire l'immagine, clicca!)
P.S.
Abbasso il michelangiolo!

martedì 6 novembre 2007

Cercando conforto nella letteratura...


Dialogo sull'amore tra la zia Julia e Varguitas...inizia lei parlando degli uomini...
-Sono così stupidi che credono che ogni divorziata sia una donna di strada-proseguì, senza abboccare all'amo- e poi, pensano solo a quello. Mentre non è quello il bello, ma innamorarsi, non ti sembra?
Io le spiegai che l'amore non esisteva, che era un'invenzione di un italiano chiamato Petrarca e dei trovatori provenzali. Che quanto la gente credeva un cristallino fiotto dell'emozione, una pura effusione del sentimento era il desiderio istintivo dei gatti in calore celato dietro le belle parole e i miti della letteratura. Non credevo n nulla di tutto questo, ma volevo fare l'interessante. La mia teoria erotico-biologica, tuttavia, lasciò la zia Julia piuttosto incredula: credevo davvero a quelle idiozie?
-Sono contro il matrimonio,-le dissi, con l'aria più pedante che mi riuscì.-Sono sostenitore del cosiddetto amore libero, ma che, se fossimo onesti, dovremmo chiamare, semplicemente, la copula libera.

Da "La zia Julia e lo scribacchino" di Mario Vargas Llosa

giovedì 1 novembre 2007

Cechov insegna

Irina- Io non ho mai amato. Oh, io ho tanto sognato l'amore!... Lo sogno da tanto tempo, giorno e notte, ma la mia anima è come un prezioso strumento, chiuso ermeticamente e di cui si sia perduta la chiave.

Uso le parole di Tre sorelle di Cechov visto ieri l'altro alla pergola...

mercoledì 24 ottobre 2007

Rewind...

Rispuntano fuori vecchie storie, vecchie passioni...
rispuntano fuori i sottaceti (chi ha orecchie per intendere intenda)!!!
"Si è lasciato per l'ennesima volta con la ragazza!?!"
"Sì, ma poi ci si è rimesso..."
"No è single!"
Volano i pettegolezzi...
E poi arriva lui a dissipare tutti i dubbi, a farti rinotare il suo interesse.
Io, bimba ingenua, mi lascio soffocare dalle seghe mentali, dai film, dalle speranze, sentendomi al confine tra "è tutto come prima" e "sta per cambiare tutto".
Ma se ieri non sono riuscita a mangiare per l'eccitazione, oggi mi è presa la fame nervosa! Ma se ieri abbiamo parlato, oggi mi ha rivolto un silenzioso ciao...poi si sono susseguiti una serie infinita di sguardi indecifrabili e mille parole non dette sono volate al vento, ricordandomi così le due settimane d'inferno dell'anno scorso.
Ciap propone il vecchio detto "il lupo perde il pelo, ma non il vizio"...c'è chi la sostiene.
Qualcun'altro dice "e buttati per una volta!".
Io sono in preda alla schizzofrenia!
Giuro soltanto che se mi prende in giro una seconda volta gli chiedo uno stipendio come consulente matrimoniale, perché non è possibile che tutte le volte che mi cerchi il giorno dopo si sia rimesso con la sua ragazza! (fa che non me la sia gufata!!!)
Non mi sento più lo stomaco...

Vorrei tanto non perdere il mio tempo dietro a questi pensieri

lunedì 22 ottobre 2007

La cosa rossa

Avanti pop!


Eravamo un milione.
Manifestazione a Roma contro il precariato. Cip e Ciop c'erano. Partite con il pulman dei "comunisti italiani Novoli" (ma chi sono?) abbiamo conosciuto "la Peppa e la Paola" femministe sessantenni, belle e dai grandi ideali. Niente pulman degli studenti per noi, ma un pulman di over 40 (le madri erano tranquille). Arrivo ad Anagnina. Qui un vasto parcheggio rigurgitava pulman. Sembrava quasi che il corteo fosse partito già, ma eravamo ancora fra l'ikea e i venditori ambulanti della periferia romana. Mentre i precari napoletani urlavano al megafono "Uhe! Guaiò...vediamo di nun perderci!", tutti tiravano fuori il corredo del manifestante: bandiere rosse e arcobaleno, fischietti, sciarpe rosse, striscioni. Nei passaggi sotterranei della metro, illuminati da immensi palloni dorati, cinesi spaesati vendevano le loro cianfrusaglie, nigeriani divertiti esponevano su lenzuoli bianchi oggetti di marche false, i barboni urlavano e cantavano "compagni compagni!", un corteo di extracomuntari esponeva i suoi striscioni negli stretti passaggi urlando "siamo tutti clandestini".
Nella metro si ride, si scherza, si fanno progetti e previsioni sui numeri della giornata, senza false speranze sul successo della manifestazione; sembra che i vagoni della metro, urlanti e colorati di rosso, bastino per contarsi. Un grande esodo che sale e sale per le scale mobili. Qualcuno accenna "Avanti popolo...", segue un coro festoso, moltiplicato dalla eco dei tunnel sotteranei.
Usciti dalla stazione Termini, c'è già il mondo. C'è anche la piccola Marghe, la sorellina della Zo, con una bandiera della pace nelle mutande; al'età di un anno appena corre per la piazza!
Abbiamo iniziato a sfilare tra i "tchovani di sinistra". Un magacamion corredato di casse "spaccava". Sulle casse un trentenne (forse un quarantenne) continua a sorridere forse inebetito da fumi di scarico e non.
Cip e Ciop non resistono... troppo "scialo". Allora si parte all'esplorazione dei vari cortei. Meglio sfilare con quelli della Fiom, con gli interisti-leninisti (c'erano pure loro, per dare un contratto a tempo indeterminato per Ibrahimovic!), con gli omosessuali e le lesbiche, con il movimento Novat (No Vaticano), con gli animalisti e i vegetariani (Ma sì! i vegetariani sono, dunque, di sinistra e gli amici della bistecca di destra?), con i "compagni" ottantenni, con gli universitari ( minchia gli universitari di sinistra!) e i ricercatori, con gli immigrati (magrebini, indiani, filippini, arabi, le donne delle pulizie sfilano con le loro bambine avvolte dalla bandiera dei comunisti italiani) e i rom sempre più odiati, con gli anarchici e i marxisti-leninisti (meglio gli interisti-leninisti!),....eravamo troppi. Il grande corteo finisce in piazza San Giovanni.
Noi ci siamo restate soltanto il tempo di prendere un tè caldo, ascoltare i Têtes de bois e sentire un operaio parlare di una morte bianca di troppo. Tempo di riflessione.
Poi si riparte, di nuovo metropolitana. I napoletani cantano e urlano, i livornesi fanno i beceri come al solito, ma tutti sono felici, sorridono e pensano "ma quanti siamo! Allora c'è ancora la forza di opporsi, di protestare. Anche se la stampa tacerà, non dirà il nostro numero, tacerà le nostre motivazioni, sovrapporrà alla protesta la logorrea demagogica dei politici, io c'ero e ho preso coscienza."
Stanco e felice il popolo dell' "estrema sinistra" torna a casa. "Estrema Sinistra", ecco come viene definito il milione di manifestanti dalla televisione, per mettere paura ai ben pensanti. "Estrema Sinistra"? Qualcuno dice "è la manifestazione del partitino, i soliti fanatici".
Le due vecchie "Peppa e Paola" al ritorno in autobus avevano ancora più energia di Cip e Ciop, abbioccate sull'ipod e con i piedi dolenti (si Cip ammettilo...quelle sì che erano toste!)

"Oh Peppa! Un c'è più religione persino i fascisti vanno a tinger di rosso le fontane!" commentano il fatto del giorno, il futurista fascista che ha tinto di rosso la fontana di Trevi.

giovedì 11 ottobre 2007

Aspettando Darcy...



Povero Spongee Bob!
Illusi tutti quelli che ci provano con me...
Sì, lo ammetto, sono una persona sostenuta e me ne vanto!
E se Sponge Bob non capisce che io ho altre priorità, che sono libera e sto bene così, che non ho bisogno di un ragazzo per sentirmi completa, ma che nella mia solitudine ho raggiunto un magnifico equilibrio stoico...se ne faccia una ragione!
Perfetto! Non ho mai avuto un ragazzo ma ho già dovuto dare un due di picche...mi sento potente!
...poi si sa...se un giorno arriverà il mio signor Darcy (se possiede Pemberley, tanto meglio) allora mi butterò fra le sue braccia senza esitazioni, ma per ora approfitto della mia libertà!

martedì 2 ottobre 2007

Risultati del sondaggio "come passi la tua ora di manopoli"


Ecco i risultati del primo sondaggio de mio blog (il primo di una lunga serie).
Ha interessato i disgraziati della sezione A del "Miche" che perdono quattro ore settimanali per seguire le follie di un vecchio prof di lettere afflitto da turbe mentali che neanche Freud riuscirebbe a risolvere...
Su un campione di sei persone (i pochi eletti che conoscono il mio blog), campione comunque molto significativo risulta quanto segue.
Una maggioranza del 66% che, risvegliatasi dal torpore letterario, non capisce perché i morti di peste del Manzoni siano suicidi, lo stesso Borromeo sia un suicida e pure l'innominato, non capisce perché nei promessi sposi compaia la "sindrome di roger rabbit" (Il povero Manzoni si rivolta nella tomba!), perché Tasso sia un romantico e Iacopone da Todi un umanista, perché, nonostante siamo all'ultim'anno di liceo, si indugi sul cinquecento... e tanti altri misteri trascendentali dell'ora di letteratura.
Un buon 33% passa il tempo in maniera più costruttiva, senza grandi interrogativi esistenziali, giocando all'impiccato, mettendo sotto la gogna la testa del prof...puro e semplice piacere sadico...
Il 16% passa l'ora in stato vegetativo permanente (probabilmente con un campione più esteso avremmo avuto un buon 90%).
Un altro 16% prende appunti senza capirci niente...sfido io!!!
Un 16% ha capito che non c'è niente da capire e tantomeno da fare. Bisogna rassegnarsi di fronte alla demenza senile...sicuramente è alzeimer, non c'è filo logico nel lento e inesorabile stillicidio di stronzate che ci viene propinato giornalmente!

Intanto la classe, dove viene istruita "la futura classe dirigente" (come ama vantarsi il nostro preside), organizza un attivo di classe per linciare la nuova prof che ci fa lavorare sodo (perché siamo indietro col programma e perché c'è la maturità alle porte) e trova normale in un ultim'anno fare il Tasso e ascoltare in silenzio i deliri di un folle... C'è qualche problema!
Chi lo facesse notare si espone al massacro...Guai ad andare contro alla "futura classe dirigente" presentemente nullafacente.
Ma io non tacerò a lungo...

mercoledì 19 settembre 2007

A lume di candela con Sponge Bob


La gente crederà che sia una grande vendetta il fatto che il tipo che in quarta ginnasio ti aveva dato dell'infantile ti chieda di uscire tête à tête...non lo è qundo tale tipo è la reincarnazione di Sponge Bob!
Aiuto...
Mi sa che cip ciap e ciop dovranno sposarsi in Spagna e vivere in poligamia perché l'altro sesso continua a preoccupare ciop...

...Aspettando di essere costretta a vedere Riget di Lars Von Trier...

sabato 15 settembre 2007

Top five school


Non poteva mancare una top five per cominciare in "bellezza" la scuola:
Al primo posto di Orff i Carmina Burana, non so se ce l'avete presente, insomma qualcosa di veramente tragico, da apocalisse. Mettetela nel walkman/ipod/mp3 davanti al portone di scuola e vi sembrerà di essere arrivati all'inferno.
Secondo posto School days di Chuck Barry per sdrammatizzare al suono della sua chitarra il rientro.
Fanny Ardant et moi di Vincent Delerm, al terzo posto, per ricordare senza la lacrimuccia all'occhio le due settimane di vacanze a Parigi e il nostro prof logorroico Bil che ce la fece ascoltare in classe.
Al quarto posto l'attualissima Spider Porc dei Simpson (w la demenzialità).
Last but not least Last stop: this town di Eels (cd comprato a Paris...boss!)

giovedì 13 settembre 2007

D'Alema Reagisci

In onore del nostro ministro degli esteri, che ultimamente si è impegnato per la libertà di espressione dell'amico Borghezio, ecco a voi il mitico monologo di "Aprile".

Il mio ultimo primo giorno di scuola


La scuola inizia bene in una succursale dove la campanella non suona mai (in compenso c'è un contatore che ad ogni ora fa una lunga pernacchia), i cessi sono irraggiungibili, non c'è alcuno strumento di rifornimento nutrizionistico e la prima ora è di supplenza.
Aaaaaaaah (verso di estremo gaudio)
Quante belle facce che mi mancavano! (esclamazione antifrastica significante amara ironia)
Una sola parola: stanco disgusto.
Per fortuna è l'ultim'anno...

lunedì 10 settembre 2007

Sceriffi e inquisitori


Basta, non ce la faccio più! Devo aggiornare il mondisa!!!
Pur di fare un post, ancora segregata in campagna, userò il collegamento a internet via cavo ...una lentezza indescrivibile! (Sì, sono ancora a Montaioncino, sperduta e senza ADSL).

Sono tornata in Italia il primo di settembre, dopo cinque settimane di esilio oltre frontiera ...e sinceramente, era meglio restare all’estero. Non c’è niente da fare, questo paese non mi mancherà mai.
Appena arrivata a casa ecco che sento parlare di rom scacciati e insultati a Pavia (sindaco DS), di lavavetri, accattoni e graffitari che si devono preparare ad affrontare il duro pugno della giustizia (la chiamano legalità urbana) e poi...del Vday. Ecco finalmente un’iniziativa che merita, mi dico! ( non a caso ho il link di Beppe Grillo). Ma subito si mette in moto la macchina della censura. Così in prima pagina (Repubblica) Beppe Grillo viene tacciato di populismo (firmato Michele Serra) e di qualunquismo (il gran filosofo Cacciari). Nei telegiornali non si parla della notizia, regnano invece solamente le opinioni dei politici; così, mentre il tg1 non passa neppure una sola immagine, ma parla dei rimproveri di Casini a Grillo, il tg3 ci concede poche immagini senza suono di Grillo a Bologna, soffocate però dai commenti di una sinistra che si sente minacciata ( anche Diliberto dice “L’antipolitica è sempre stata di destra”) e una destra che sembra non capire di essere messa nello stesso carro dei suoi avversari (il piccolo Trrrrrremonti apprezza Beppe Grillo!!!). L’unico ad approvare l’iniziativa è il sempre solitario Di Pietro.
Ma chi ha sentito parlare il vero protagonista, Beppe Grillo, nel trantran giornalistico? chi ha visto comparire sul palco a Bologna Gino Strada, Travaglio, Gomez e Sabina Guzzanti? Tutti gli schieramenti politici vogliono mettere a tacere un movimento che delegittima il politico di oggi, sia esso di destra o di sinistra.
Allora mi viene da pensare: se Beppe Grillo con il suo Vaffanculo è “populista” (come affermano politici e giornalisti e ben presto tutti i benpensanti lettori di giornali e spettatori televisivi) cosa sono i sindaci sceriffi, quali Leonardo Domenici? Perché è assai facile per farsi pubblicità in funzione di una futura carriera politica (ahimé il sindaco non lo può più fare il signor Domenici) ripulire le strade di Firenze, buttando via lo sporco sotto il tappeto.

Sono stanca di vivere in una città a misura di turista, ma che non offre nulla per i giovani, che non innova, ma vieta.
Dopo la mia lunga vacanza estiva in giro per l’Europa, mi resta ben impressa nella memoria Parigi: in ogni square o giardino una zona wifi gratuita, Paris plage, piste ciclabili e biciclette noleggiabili senza problemi, sconti per studenti dovunque, iniziative per invitare la gente ad andare al cinema (3 jours 3 euros), una città piena di problemi, ma sicuramente più propositiva e viva. Basterebbe poco (ma sicuramente non la misera imitazione di Paris plage, davanti alle Rime rampanti, uno spiaggione deserto che ha sostituito una zona palustre dove fino a qualche mese fa andavano a zampettare i pochi aironi che stavano iniziando a ripopolare l’Arno).
Allora, perchè un altro mondo sia possibile, mi raccomando: anche se ormai non è più necessario andare a firmare la proposta di legge popolare di Grillo, andate a vedere il nuovo film della Guzzanti (come al solito mi sono ritrovata in una sala semideserta con pubblico over sixty), Le ragioni dell’aragosta, dove si ritrova tutto il vecchio gruppo di comici di Avanzi...mi sono anche commossa.
Poi...
...la lotta per quest’anno deve ancora cominciare...

lunedì 13 agosto 2007

Sorry, I prefer english

Trovato un nuovo collegamento fire wire.
Sarò breve dato che mi aspetta la colazione-buffet nell'hotel dove abbiamo passato la scorsa notte (io e filippo, il fratello pestifero, nella medesima stanza senza i genitori...).
Ho lasciato le ospitali terre del nord, i suoi ostelli organizzatissimi, le sue foreste incontaminate, i suoi abitanti che fanno invidia da quanto sono sportivi. Ora, dopo la nave Stavanger-Hirstal di ieri, mi trovo a Bruges, belgio. A mio padre conviene nascondere il suo perfetto accento parigino perché qui i francesi non sono i benvenuti. Le persone parlano perfettamente il francese, seconda lingua obbligatoria a scuola, ma si rifiutano di parlarlo con un diplomatico "I prefer english".
Per ora è tutto dal belgio...prossima tappa Parigi dove ritroverò la Zoe e la Sere.

domenica 5 agosto 2007

Fire Wire a Båtstø


Apparentemente lontana dal mondo civile, in un buco bucolico (perdonate l’assonanza) sul plumbeo fiordo d’Oslo, temperatura quasi invernale e abiti quasi estivi, lottando contro vento e pioggia incombente, ho trovato un collegamento fire wire gratuito. In un piccolo spaccio di una località balneare, tante hytte in mezzo al bosco quasi deserte per il brutto tempo.
Nelle terre desolate (mica tanto, qui siamo quasi nella forte dei marmi norvegesi) del nord ho trovato una finestra sul mondo.
Non scrivevo da tanto tempo. Per chi ignora i miei ultimi spostamenti, brevemente: Montaioncino-Wurzburg(Germania), Wurzburg-Lubecca, Lubecca-Copenhagen-Goteborg (tutto in un giorno…eroico!), Goteborg-Oslo, Oslo-Båtstø (inutile cercare su google map).
Vacanze allo sbaraglio con famiglia disorganizzatissima. Non so bene quando tornerò e se tornerò, dato che il biglietto per il battello del ritorno non è stato ancora preso (nessun albergo è stato prenotato, non sappiamo dove andremo oggi, sud? nord? ): se ho parlato di disorganizzazione ce n’era un buon motivo!
Non so nemmeno se troverò altri collegamenti; questo potrebbe essere l’unico post-testimonianza del mio viaggio verso il nord.
Ad aggravare la situazione c’è un fratello impaziente che si ingozza di bomboloni alla bringebear syltetøy (marmellata di lamponi), che smania di poter utilizzare il collegamento per guardare il sito del romanista (my god!) e che cita ininterrottamente il nido del cuculo ("eh? PUPPA!"). Per ora vado avanti a bacche (lamponi, mirtilli, fragole...) e cibi ipercalorici per sopravvivere alle temperature del luogo, soprattutto dopo aver avuto la brillante idea di fare il bagno nell’acqua marmata del fiordo… e pure lo sci nautico ( ...devo ancora perfezionare il mio stile).
Saluti nordici…

mercoledì 27 giugno 2007

In esilio...Aiuto!!!

Sono riuscita a fuggire dalla mia prigione, il mio convento di clausura, il mio esilio bucolico. Ma la fuga durerà poco, quindi ne approfitto per mandare un messaggio di S.O.S. attraverso il mio blog. La madre-professoressa colta da un attacco di distorsione professionale ha deciso che finché non riuscirò ad organizzare il mio studio non tornerò nel mondo civilizzato ( e già chiamare firenze "mondo civilizzato" vi fa capire quanto sono in crisi e in che razza di buco sono finita!). Così mi ha recluso a....Montaioncino. Non provate neppure a cercare questa esotica località su google maps, i vostri sforzi risulteranno inutili.
Mi sto rinchiudendo sempre di più nel mondisa. La comunicazione in famiglia è ardua: con la madre posso parlare solo di latino, greco, letteratura, storia e filosofia ( e vi giuro che anche se gli argomenti sembrano tanti, la possibilità di dialogo è scarsa, soprattutto da parte mia ); col fratello quando non è posseduto dal televisore posso solo aspettare domande del tipo "vieni a giocare a calcio con me?" (ma è scemo!), "vieni a giocare a frisbee con me?" (mica sono un cane), "vieni a giocare a volano con me?" (seee, c'è la bora) "vieni a giocare con me?????" (e qui la cosa inizia a prendere un tono alla shining); il padre è assente. Così restano soltanto le vecchie bambole polverose della mia cameretta color confetto immutata da quando avevo cinque anni.
Ma la cosa non finisce qui: le due settimane a Parigi con lezioni giornaliere all'allience francaise mi sa che sono già saltate. Perché? Perché, a parere di professoressa, sono un'irresponsabile che non sa organizzare il suo studio. OH-MIO-DIO! Io due mesi con la "famiglia" non reggo, preferisco arruolarmi nella legione straniera.
Per ora tenterò di mettermi in contatto col mondo con i miei piccioni viaggiatori, mentre la prospettiva di due settimane a Paris sfuma all'orizzonte. Vi prego, cip, ciap e chinque legga questo messaggio, se pensate di passare nei pressi di Montespertoli con una mongolfiera e poi di scappare in Spagna ad addestrare pulci in un circo, fatemelo sapere...dalle dieci a mezzanotte sono sul lato destro della collina, quello che dà sull'ovest e aspetto segnali morse...altrimenti segnali di fumo, qualsiasi cosa!

sabato 23 giugno 2007

Questione di sguardo


Ho appena avuto lo sblocco dello "scrittore"!
Insomma ho un'irrefrenabile voglia di scrivere cazzate quindi ecco una top five fresca fresca di mondisa.
Oggi parleremo di sguardi da uomo. Perché l'uomo, in quanto masculo, se così si può dire, non è un animale che si limita a posare le sue palle oculari su quello che più gli piace, e se invece lo fa non lo fa in modo "normale".
Parlerò ovviamente per esperienza personale.
Al posto numero uno abbiamo il ragazzo che non ti guarda mai negli occhi, che anche se tu lo guardi mentre parlate l'uno davanti all'altro lui sposta lo sgurdo oltre, così ti sembra di andare a spasso come un pastore tedesco che guida un cieco. Poi occasionalmente mentre guarda un paesaggio misterioso che solo lui vede, l'occhio posseduto da uno strano demone finisce sulle cosce dell'accompagnatrice, ma solo per un millisecondo e poi torna nella sua espressione contemplativa del nulla.
Al posto numero due c'è lo sguardo marpione. Ti fissa senza pudore, ti squadra con espressione languida, ti scannerizza le gambe per tutta la loro altezza, ti entra nello scollo con precisione chirurgica e sembra si nutra della tua immagine. Ma attenzione, può darsi che dopo tale dimostrazione oculistica, gli occhi del soggetto tornino a cuccia per iniziativa di una ex molto perspicace.
Al posto numero tre abbiamo l'occhio d'ameba. Sguardo smorto, sopracciglio basso...Ehi, c'è qualcuno? Spesso utilizzato per apparire più intellettualoidi...e finché il proprietario degli occhi resta zitto forse ci riesce. Generalmente una donna si sente trasparente davanti a questo tipo di sguardo, quindi un avvertimento, meglio girare alla larga dallo sguardo d'ameba.
Al posto numero quattro c'è lo sguardo austero, sempre dall'alto verso il basso. Ti scruta, non si capisce se per interesse camuffato da timidezza o per pura gioia di tirarsela un po'. Generalmente privo di espressione, palpebra calata alla io figo o alla io "scusa, ma mi sono appena fatto una cannetta con gli amici".
Ed ecco al numero cinque lo sguardo sempre basso e succube di qualche sguardo più intraprendente, che cerca fugacemente negli occhi dell'altra un segno, ma che dopo qualche tentativo impotente di comunicazione telepatica via onde ottiche torna timido e fisso a guardare le stringhe della propria scarpa.
Questa è la mia top five, ma penso che senza difficoltà può diventare una top ten, twenty, ecc.

Camping a go go!

Promettetemi che a settembre se ne fa un altro di questi campeggi disorganizzatissimi!
Troveremo il modo di legare la fra e farle saltare tutti i suoi impegni per partire in un branco di smandruppate che non sanno neppure come ripiegare una tenda.
In ricordo dei quattro giorni di pizza, bruciature e scoiattoli metto questa foto.
Ti ricordi cip quando sotto un cielo stellato degno di un film romantico e strappalacrime, appollaiate sulla sedia del bagnino, accanto a quella macchina diabolica dalla forma di cigno che mi inizio a chiedere solo ora se galleggiasse, ci siamo messe a cantare come due cornacchie in calore "Amami ancora" della Gianna... e poi ci siamo rese conto che non eravamo sole, ma ormai le nostre figure di merda non si contano più.

Unghie verdi al suono di Billie...


Dato che nel triangolo di blog io-zo-fra (fra l'altro anche i commenti sono tutti fra noi tre...patetiche) l'unica che non ha aggiornato il blog è la sottoscritta mi metterò d'impegno per partorire qualche aborto letterario da donna depressa e abbioccata. Potrei anche perdere tempo tentando di spellarmi definitivamente il viso (compiendo così la mia muta da serpente) che dopo un brevissimo soggiorno in campeggio è stato abbrustolito a dovere, ma penso che avendo iniziato a scrivere, continuerò per forza d'inerzia.
Addio sogni di ranocchi che si trasformano in principi azzurri...mi sembra ovvio...questa è la mia maledizione e ci devo convivere.
Così in campeggio, ubriacata dal sole, ho avuto la brillante idea insieme a cip di scrivere un best seller: Perché non cucco, storie d'amore univoche mai iniziate. Potrebbe riscuotere successo.
Per ora, per sopravvivere a istinti monastici o da zitella, sniffo smalto verde ascoltando Billie Holiday, nostalgica, che ti fa sentire in un fottutissimo film di Woody Allen e sempre nel ruolo dello sfigato-svampito-nevrotico...sob!
Stasera Notte Bianca a Firenze. Ma chi l'ha decisa sta festività? Ora solo perché c'è la notte bianca uno si fa venire i sensi di colpa se non esce e non "sciala" per tutta la notte? L'unica mia speranza è che arrivata alle Rampe troverò i due coinquilini più stronzi di tutta la città e che con un bazzuca faccia scoppiare a entrambi le budella rendendo impossibile alla scentifica riconooscere l'identità dell'uno e dell'altro...
Meglio ascoltare Billie Holiday.

lunedì 11 giugno 2007

Ranocchio selvaggio


Isa ha trovato il ranocchio da baciare e trasformare in principe azzurro?
Per ora non si capisce bene...
Fatto sta che le coincidenze hanno voluto che abitasse nello stesso condominio di quel coglione ormai sposato con la sua ragazza, sapete, quello del "sostenuta".
Adoro la filosofia del chiodo schiaccia chiodo.
Odio la serie infinita di seghe mentali che conseguono alla conoscenza di un tipo...
stress...aspettando di capire se come tutti gli altri si è già stancato di una persona "sostenuta" come me...

Bioetica per tutti!


La scuola è finalmente finita,
ma non poteva chiudersi in bellezza.
Se qualcuno recentemente ha seguito la cronaca fiorentina su Repubblica, si sarà interessato alle vicessitudini nelle quali è stato coinvolto il "miche". Il liceo classico di via della colonna nell'ultimo collegio docenti ha approvato la proposta di due professori di religione di condurre dei corsi di bioetica tenuti da dei membri del comitato Scienza e Vita, emanazione di Azione Cattolica. Inutile domandarsi quale sia la posizione di tale comitato, ma per saperne di più potete sempre visitare il sito http://www.azionecattolica.ge.it/Pages/REF_comitatoscienzaevita.html. Ovviamente il mitico collettivo SIL (studenti in lotta e la rima "botta" non è un caso) penso non ne sappia niente: nessun urlo di protesta, solo facce compiaciute di CLini.
Ma la gente deve sapere: questa è la scuola laica e statale!? E non mi si vengano a dire stronzate sulla pluralità delle opinioni, perché non si tratta di una semplice assemblea o conferenza con parte e controparte, ma una serie di "lezioni" (quali studi hanno compiuto in scienza e vita per venire a parlare in un liceo?) sovvenzionate dalla scuola anche con i 100 euro di iscrizione che ogni studente fornisce a inizio anno. E se (tenterò di non fare nomi) una professoressa di greco e latino il giorno dopo sempre sulla Repubblica afferma: "Abbiamo ospitato Margherita Hack che parlava del cosmo, ma che poi, sollecitata dalle domande degli studenti, ha finito con l'esprimersi sulla bioetica e certo questa scienzata non è imparziale...siamo una scuola laica che lascia spazio a tutte le opinioni." direi che Margherita Hach, donna di scienza e di cultura, può permettersi di parlare di scienza al contrario di un prete: non dimentichiamoci degli errori già compiuti dalla chiesa quando a quanto pare il sole girava intorno alla terra.
A quando la negazione dell'evoluzionismo di Darwin nella scuola della futura classe dirigente!
Allora chiedo in prestito le parole di un uomo che ha espresso con più alte parole la propria opininone su quello che è il rapporto fra chiesa e scienza, Bertolt Brecht, in vita di Galileo: colloquio fra il papa Urbano VIII e l'inquisitore
Inquisitore: " Il mondo è percorso da un'inquietudine nefanda; e l'inquietudine dei loro cervelli, costoro la trasferiscono alla terra, alla terra immobile. "Le cifre parlano chiaro" questo è il loro grido di battaglia! Ma donde provengono quelle cifre? È presto detto: dal dubbio. Loro mettono in dibbio ogni cosa; e possiamo noi fondare la compagine umana sul dubbio anziché sulla fede? [...] Che succederebbe se tutti costoro, deboli nella carne, inclini ad ogni eccesso, tenessero per valida istanza solo la loro ragione, come va predicando quel forsennato? Una volta che dubitassero se il sole si sia davvero fermato in Gabaòn, i loro sporchi dubbi, i loro sporchi dubbi potrebbero estendersi anche alle questue!"
Ma concludo con le parole più ottimistiche di Galileo a Sagredo: "...Ma la vecchia donna che, la sera prima del viaggio, pone con la sua mano rozza un fascio di fieno in più davanti al mulo; il navigante che, acquistando le provviste, pensa alle bonacce e alle tempeste; il bambino che si ficca in testa il berretto quando lo hannon convinto che pioverà, tutti costoro sono la mia speranza: perché tutti credono al valore degli argomenti. Sì: io credo alla dolce violenza che la ragione usa agli uomini. A lungo andare non le sanno resistere. [...] Il pensare è uno dei massimi piaceri concessi al genere umano.

giovedì 24 maggio 2007

Cogito ergo sragiono


Cartesio aveva ragione!
Ma le prove dell'esistenza di dio non sono solo tre...sono sei.
IV prova dell'esistanza di dio: Isa non è stata interrogata a filosofia lo scorso mercoledì (nonostante in classe fossero la metà e di questi una metà fosse già stata interrogata).
V prova: Isa è riuscita a prendere in una prova scritta di biologia un otto "mistico" (nonostante i suoi problemi con la lipasi e i succhi gastrici, v. il post del 12 dicembre 2006).
Postilla: a conferma di quanto detto, applicando il principio cartesiano di casualità, poiché esiste una merenda, dopo le prime tre ore di scuola, talmente divina e perfetta che, secondo tale principio, non può che essere originata da una causa altrettanto divina e perfetta, cioè i baiocchi impucciati nel cappuccino della macchinetta, questa idea, che i miei sensi concepiscono "chiaramente e molto distintamente" è sicuramente vera, come la sua causa primaria, cioè dio.
Quindi lasciatevelo dire da una che non sopporta i trip mentali di Cartesio, che tentava di non farsi prendere da una crisi di panico in pieno dubbio iperbolico: dio c'è!

lunedì 21 maggio 2007

Mo te lo dò io il "sostenuta"

Dopo qualche problema con internet (sistema bloccato per una settimana con conseguenti crisi di astinenza!) sono lieta di presentare uno sfogo personale.



(Per vedere meglio la vignetta cliccare sopra)

sabato 12 maggio 2007

situazione insostenibile!


Torno un attimo sull'argomento sottaceti...purtroppo sono costretta a farlo.
Sono stata costretta ad indugiare sull'argomento anche perché la sottospecie umana in questione si diverte a farmi squilli "per simpatia", come ha amabilmente detto ad una sua amica.
Improvvisamente tutto quel folle interessamento che lo aveva portato a dire ai quattro venti quanto gli piacessi è scomparso..."Sai ci sono uscito però...lei era sostenuta..."
SOSTENUTA!!!!!!!
Te lo do io il sostenuta...d'ora in poi sarò sostenuta e capirà cosa vuol dire!
E torna per l'ennesima volta la maledizione che mi porto dietro con qualsiasi "uomo" e i complessi che avevo ormai abbandonato l'ultima volta che qualcuno si era "interessato" a me (complesso della lastra di vetro trasparente, complesso della donna palo, complesso della bambina infantile). Si interessano, ci provano e ancor prima che inizi qualcosa sono già scappati...in quarta ginnasio perché ero infantile, ora perché "sostenuta"...si dice così quando ci si rende conto che il proprio oggetto del desiderio è un po' più difficile di quelli che abbiamo finora ottenuto con un fischio.
Mi chiedo veramente cosa volesse che facessi la maledetta sera del 25 aprile!
In questo momento mi sento proprio come calimero...ma perché sono nera e sfigata?

domenica 6 maggio 2007

Ansia deuxième tour...


Ho votato per la prima volta: due voti nel giro di due settimane al consolato francese. Delirio di onnipotenza da primo voto...ma non nascondo un'ansia simile a quella che aveva colpito la mia famiglia un anno fa ad aprile.
Sono per le donne al potere, non c'è da nasconderlo...
In attesa di notizie dai tg francesi (anche se sospetto che seguirò i risultati su Les guignoles de l'info, programma satirico che mostra anche la Guzzanti nel suo film Viva Zapatero) speriamo tutti in un risultato non ancora valutato dai sondaggi...

Ciliciamoci un po'!


Al posto numero uno (accidenti cip a quando me l'hai fatta sentire) Sorry di Tracy Chapman
Al numero due un classico immancabile, quando ti prendono il cuore, te lo spezzano, te lo mangiano e ci giocano (e questa è dedicata anche a te cip!), Take another little piece of my heart, se vi volete far del male di Dusty altrimenti per una reazione incazzata di Janis
L'amore al tempo del caos dei Modena City Ramblers al numero tre...
Numero quattro un classico di De Gregori...Buonanotte Fiorellino
e per finire...l'amour di Carla Bruni o se preferite sempre in francese les feuilles mortes di Prévert cantata da Yves Montand...tanto più o meno siamo lì...

sabato 5 maggio 2007

Un po' di depressione al suono di Tracy...

Vi pregherei di non perlare mai più di sottaceti. Una piccola informazione di servizio per evitare volti mesti.
Pregherei anche di non illudermi più e di non sputtanarmi davanti a un po' di gente all'uscita.
Ma soprattutto chiederei al ragazzo che ha appena baciato la sua ragazza (poco fa ex) di non guardarmi poi con i suoi occhioni interrogativi.
Capitolo chiuso ancor prima di essere stato aperto...come sempre!
I consigli di zia zoe e della cinica fra, che aveva capito tutto ancor prima che incominciasse, non sono bastati.

giovedì 3 maggio 2007


Uno spettro si aggira per il Michelangiolo: lo spettro dello sfigato. Tutte le potenze del vecchio Michelangiolo, papi e zar del conformismo, radicali e poliziotti del pensiero unico, quelli che si credono “alternativi”, quelli che si credono “pottini”, quelli che l’importante è far parte di un gruppo, si sono alleati in una santa caccia spietata contro questo spettro.
Qual è l’individuo che non sia stato tacciato di sfigato dai suoi avversari che si trovano al potere? E qual è l’arrampicatore che, a sua volta, non abbia ritorto l’infamante accusa di sfigato contro gli individui più avanzati o contro i suoi avversari?
Non sei “alternativo”? Non sei “pottino”? Non hai vestiti di marca? Non porti pantaloni calati fino alle ginocchia (non hai neppure mai portato sul culo la scritta col tuo reddito, anzi quello dei tuoi genitori... ah... i bei tempi andati... ma dove li avete nascosti tutti quei pantaloni!)? Sei démodé? Porti colori che coloro che sanno giudicano poco treeeendy ? Porti accessori sbrilluccicanti di strass che la vera alternativa di classe trova kitsch e volgari? Non fumi e per questo non puoi entrare nei circoli più prestigiosi della vita sociale del cortile? Non hai voglia di sputtanare soldi in fumo (in tutti i sensi)? Sei un brutto anatroccolo e hai la lisca? Non sei in formato modella anoressica e non hai neppure voglia di intraprendere una dieta? Hai un’eruzione di brufoli che nessuno ti fila? Non hai addominali d’acciaio e sei bianco come una mozzarella perché le lampade ti fanno soffrire di claustrofobia e perché soffri di un rarissimo eczema atopico? Il tuo libretto delle giustificazioni è ancora immacolato e obbedisci sempre alla mamma ( mentre il cannato nascosto sulle scale antincendio obbedisce alla mamy, altrimenti non ha la paghetta)? Il tuo libretto delle giustificazioni è già finito e il resto della classe ti guarda con spietata pietà bisbigliando “tanto boccia”? Fai battute che nessuno capisce o ci metti cinque minuti a capire quelle degli altri? Nessuno si degna di salutarti all’entrata di scuola nonostante vi conosciate dalla materna e siate ancora nella stessa classe? Non sciali, non strippi, non sbombi, non dici pesissimo, non riesci a parlare con l’accento strascicato e tanto figo che usano i leader del Miche? Non hai un sorriso fotogenico e questo ti creerà dei problemi sul dannatissimo annuario dove tutti lo potranno vedere in saecula saeculorum? Sei timido? Sei troppo socievole? Sei schizofrenico? Ti piace leggere Semonide d’Amorgo e c’è chi ti prende per pazzo per questo? Sei uno dei cinque disgraziati che sabato è andato a scuola, non si è giustificato ed è finito inevitabilmente interrogato? C’è chi ride alle tue spalle e ti lancia sguardi snob? Ti danno del quartino sfigato e poi ti chiedono sdolcinatamente un cicchino sapendo che tu non aspettavi altro che poter parlare con uno degli zar della scuola? Ridono del fatto che sei una pischella, stupida aggiungono tra di loro, che gli va dietro, ma poi godono in segreto del tuo sguardo?
Da questi fatti si ricavano due conclusioni.
Lo sfigatismo è ormai riconosciuto come potenza da tutti i pottini, gli alterna del mondo.
Vi chiamano sfigati perché hanno paura di voi: siete gli unici a non essere stati ancora classificati... e ci pensano loro a classificarvi.
È ormai tempo che gli sfigati espongano apertamente a tutto il mondo il loro modo di vedere, i loro scopi, le loro tendenze e che alla fiaba dello spettro dello sfigatismo contrappongano un manifesto del partito.
A tal fine gli sfigati delle più varie scuole si sono riuniti e hanno redatto il seguente manifesto.

Sfigati di tutto il Michelangiolo, è arrivato il tempo di buttare giù dal piedistallo questi falsi zar dal woolrich, questi papi dall’aspetto bello e dannato, terribilmente anticonformista, sono tutti della stessa pasta. Prendete coscienza della vostra vera forza: scrivete sui muri quello che pensate, uscite dal branco.
Sfigati di tutto il Michelangiolo, prendete finalmente il potere in questa scuola di figli di papà. Che le demenziali classi dominanti che regnano in questa scuola tremino al pensiero di una rivoluzione di sfigati. Gli sfigati non hanno da perdervi altro che le loro catene. Da guadagnare hanno un mondo.
Sfigati di tutta la scuola unitevi!

mercoledì 2 maggio 2007

Gnurant!!!

Ora di storia.
Magnifica interrogazione di storia, sulla rivoluzione francese, alla quale la fra si è dovuta purtroppo aggiungere.
La pescivendola, così soprannominata bonariamente dalla fra, ha fatto un elaborato intervento sulla posizione del re dopo la prima rivoluzione dell''89.
"Il re era diventato un primus inter pares, non era più considerato come un domus" convinta di aver dimostrato la sua bravura di latinista.
Il prof confuso ha detto:"Suvvia non complichiamo la cosa"
Troppo tardi. Io e la Fra avevamo sentito quella magnifica condizione del sovrano Luigi XVI. Io piegata in due sotto il mio banco, la Fra interrogata che tenta di non scoppiare a ridere facendomi con le mani il segno di un tetto di casa.
Ah! I bei vecchi tempi! Quella magnifica ora di storia di un sabato a scialo in cui eravamo più o meno dieci in classe!

Ma il cielo è sempre più blu


C'è stata la richiesta da una mia assidua lettrice (chissà chi è???) di aggiornare il mondisa...perché sono successe tante cose.
Purtroppo mi sa di soffrire di un blocco psicologico da blogger senza ispirazione...una di quelle patologie che solo il Freud raccontato da Woody Allen sarebbe in grado di risolvere. Purtroppo c'è un immenso buco nero fra Marzo e Maggio che neppure una portentosa dissolvenza cinematografica sarebbe in grado di risolvere. Merde!
Da dove iniziare: Parigi è passata...inevitabile, la ville loumière si è spenta in lontananza e invece sono ricomparse le luci al neon ("luci", tra un po' sono cecata) della mia graziosa classe piena di...oddio come definirli...stronzi!
Ma io e la fra resistiamo all'ultimo banco, noi, le montagnarde dell'ala sinistra, con la vana speranza che il prof decida di andare in pensione o di farsi prendere un coccolone in una sua crisi isterica mentre il parrucchino tenta la fuga (i lettori più interessati sanno a chi mi riferisco. Per eventuali chiarimenti verificare le infamate e le frasi famose nel blog della fra).
Cos'altro dire? Di recente gli occhi mi sudavano un po' per un nuovo personaggio che ha compiuto un magnifico allunaggio nel mondisa per poi ridecollare in fretta e furia senza tante tenerezze...e quindi sono ancora a zero di fatto. Sento già cippe che sghignazza sotto i baffi. Consiglio di compiere un piccolo salto al blogghe dell'appena-citata per capire qualcosa in più sulla rivincita delle ex. Nome in codice del nuovo individuo...saclà (tra un po' scriverò un bestseller, "Il mio amore per i sottaceti o come mi invaghii di un carciofino ponti"). Ma come sono volubile...Addio prodotti caseari! Comunque è ovvio che parlo soltanto di castelli in aria! Bububububu...Perché esiste una cazzo di legge matematica che mi rilega alla perenne condizione di zitella.
Odio la gente che si deprime quindi...il cielo è sempre più blu!

mercoledì 21 marzo 2007

Souvenir macabri


Sembra il campanello della casa della famiglia Adams...e non lo metto in dubbio!
Prego: poggiare il dito sulla lingua...e poi casomai al posto del classico dlin dlon c'è un urlo raccapricciante.
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...
Montpellier, giovedì scorso mentre ci perdevamo per vicoli

Top five della settimana


Questa top five ricorda per certi versi il mio soggiorno a Nimes, in gita,...per altri non lo so.

1-Que sera di Wax Tailor (se non riuscite a scaricarla da nessuna parte c'è il video su youtube), sentita di sfuggita in un negozio di Nimes, l'unico con commessa simpatica di tutta francia suppongo
2-Grace Kelly di Mika sentita sull'ipod di francesco ferdinando (i più sanno a chi è riferito questo ridicolo nome in codice)
3-Love di Zoe (no cip, non farti prendere da attacchi di egocentrismo che non sei te)
4-Dancing cheek to cheek di Fred Aster... colonna sonora della rosa purpurea del cairo di Woody Allen visto all'ultimo cineforum di scuola e già visto precedentemente in preda alle lacrime (ditemi voi come si fa a piangere davanti ad un film di Woody)
5-Wake Me Up Before You Go-Go degli Wham! colonna sonora di notte prima degli esami...io avrei fatto anche a meno di vederlo ma è stato inevitabile sul pulman, in uno stato di trance, nel tentativo di dormire fra Fontaine de Vocluse e Nimes

giovedì 15 febbraio 2007

Diesel for global warming


Sognavo davanti ad un paio di scarpe con tacco sadomaso su Vogue Inghilterra, quando lo sguardo mi è caduto su una pubblicità della Diesel (che potete vedere sopra). Una modella in jeans attillatissimi a sigaretta, con labbra in posizione orgasmica si rinfresca con un ventaglio, in equilibrio instabile su due tacchi a spillo vertiginosi sopra una scogliera impervia di roccia lavica (primo dettaglio sconcertante), davanti ad un mare azzurro e trasparente e una tribù di pinguini (secondo dettaglio sconcertante. Siamo all'Eolie o in Patagonia?). In alto a destra il Marchio e sotto, nell'angolo a destra, il messaggio vero: " Global Warming READY". Ne ho viste tante di pubblicità di cattivo gusto, ma mai che sfiorassero un tale livello di maleducata noncuranza per un problema che si fa sempre più grave. È la risposta Diesel (un nome che è tutto un programma) alla "Scomoda Verità" di Al Gore. Spostiamoci tutti in jeans e ventaglio all'Antartide!
Per questo invito chiunque a boicottare i prodotti diesel e se, come me, non vi è mai passato per la testa di sprecare soldi per tali preziosi "manufatti", continuate così che siete sulla giusta strada.
In più consiglio di andare a vedere "An Inconvinient Truth" di Al Gore, malgrado il tono americano e patriottico e a volte lamentoso di un "exfuturopresidente" , resta un film impegnato e ben documentato. Da un lato, in certi momenti, il film langue con la voce di Al Gore che racconta la sua infanzia nei campi di tabacco del padre, in altri sembra un film di aperta campagna elettorale, si spera, però, che faccia breccia nell'americano medio e dia i suoi frutti.
Se non ho ancora convinto nessuno ad andarlo a vedere...sappiate che ha collaborato alla produzione del film Matt Groening, cretore dei simpson e di futurama, con alcuni suoi cartoni divertenti ( per esempio "None like it hot") che potete vedere su toutube.
Mentre la Diesel propone la sua fashion-soluzione del problema "global warming", Steve Job, creatore della Apple, ovvero del sistema Mac, ha deciso, insieme a Greenpeace, col progetto GreenApple, di impegnarsi per diminuire la produzione di rifiuti elettronici, permettendo in ogni applecenter di restituire il prodotto rotto o troppo vecchio che poi verrà riciclato (per saperne di più andate sul sito http://www.greenpeace.org/apple/).

Eureka!


Non ci crederete mai, voi compagni dell'ultima fila dell'ala ovest della classe, che durante la sesta ora vi smascellate dalle risate perché cito il carpaccio d'ananas.
Ebbene, ci ho creduto fino in fondo! Ne è valsa la pena...
IL CARPACCIO D'ANANAS ESISTE!!!!!!!
...e a quanto pare sta molo bene col coriandolo e il ribes.

Top-frasi

Carpaccio d'ananas per tutti
Vado al Massimo
Sono Geniale dovreste provarmi
io boh...
Ciao goditi un togo

E last but not least...
È inutile fare sogni ad occhi aperti, tanto non si realizzeranno mai...insomma ti gufizzi da sola. Non gufizzarti e vivi il presente!
Scoprire come ognuna di queste frasi è nata è divertente e molto semplice...basta chiedere alla sottoscritta.

domenica 11 febbraio 2007

...Je vois la vie en rose...


La vita ha iniziato ad avere un senso.
Ad aprile addio nera città, come la chiamerebbe Schiele, Parigi mi aspetta a braccia aperte.
Ce l'abbiamo fatta! Siamo riusciti ad organizzare un improbabile viaggio a Parigi con soggiorno nel lussuoso e ormai spoglio appartamento di Neuilly di mio nonno. Neuilly, per chi non lo sapesse, è una città a sé, tres chic,...basti pensare che è dominio di Sarcozy! Cinque disperati, io, zo, fra, susy e il suo caro rob (povero disgraziato in mezzo a quattro sbandate) in un appartamento stile "ultimo tango a Parigi".
Ci sarà da divertirsi!

Ma restiamo in tema con una top five parigina:
La vie en rose di Edith Piaf, la stessa che canticchiava Audrey Hepburn in "Sabrina"
Le valse d'Amelie di Yann Tiersen, pensando a Montemartre e al canal Sainte Martin
Paris en colère di Mireille Mathieu, colonna sonora del film francese "La vita è un lungo fiume tranquillo"
Sous le ciel de Paris sempre di Edith Piaf con un magnifico sottofondo di armonica come in Yann Tiersen
I love Paris di Ella Fitzgerald

martedì 6 febbraio 2007

i miei ragazzi-flash


Se siete una persona che vive perennemente nel suo mondo facendosi film su amori platonici, allora vi sarà sicuramente capitato di incontrare nella vostra vita molti ragazzi-flash. I ragazzi-flash sono quelle creature perfette che vedi una volta e poi "bona", come si dice dalle mie parti. Quando poi non sai che fare, allora puoi sempre girare un film nella tua testa in cui l'attore principale è lui, l'apollo che hai incontrato per la strada.
Generalmente i ragazzi-flash vengono presi in considerazione-flash da ragazze un po' flashate (ovvero che hanno qualche rotella fuori posto).
Non sono una flash-girl, prova ne è il fatto che ho il mio bellissimo chiodo fisso che mi sfila per i corridoi senza cagarmi, ma purtroppo tutti noi alle volte commettiamo degli errori e ci lasciamo tentare dalle passioni...
flash number one
Vado a comprare il latte al minimarket sotto casa, esco e... un ragazzo nero alza la testa dopo aver posato un sacchetto sul suo motorino scassato celeste sporco. Fulminata alla prima. Era come se mi trovassi davanti alla reincarnazione di Basquiat.
Gli sono restata davanti a bocca aperta per circa un minuto e poi ho indugiato verso casa voltandomi indietro ogni cinque secondi.
flash number two
Passeggio alla Gar d'Orsay guardando i quadri di un pittore mistico danese e... incontro il ragazzo francese acqua e sapone, profilo perfetto e capelli scuri. Peccato che la presenza del padre al proprio fianco ha impedito qualsiasi contatto.
flash number three
Torno a casa dopo sei ore di delirio nell'inferno scolastico. Sfavata e in preda al calo di zuccheri pedalo per forza d'inerzia sulla mia bici arancione e... in contro mano sta risalendo borgo pinti su una bicicletta troppo bassa per le sue gambe un ragazzo indiano con due occhi profondi quanto la fossa delle Marianne. Un sorriso compiaciuto in faccia con la sfacciataggine di non voler spostare i suoi occhi dai miei. Mi volto e lo riguardò,.."mamma mia che occhi". Rischio di prendere un palo in faccia e di investire una vecchietta con tre cani al guinzaglio.
flash number four
Cambiamo parallelo. Qualche estate fa mi trovavo a Trondheim, una delle città universitarie più importanti della Norvegia. Passeggio verso l'ora di pranzo per le strade del centro. Ad un tavolo all'aperto di un bar c'è il classico figo norvegese, fisico da nuotatore, denti bianchi da pubblicità della mentos, occhi azzurri, ma capello castano. Lo fisso, perché è inevitabile. E lui mi sorride. "Ehm, si lo so che sono patetica e forse la mia bava ha già creato una specie di lago di lochness ai miei piedi!"
flash number five
Piazza della Repubblica. Svavate e distrutte le nostre eroine si accasciano per terra nella folla del sabato pomeriggio, Cip, cioppe (le due kesler inseparabili) e la Sere.
La gente passa e ride davanti al fenomeno da baraccone di tre giovani disadattate che si sono accampate a barbonare nella piazza più "in" di Florence. Solo i bambini di tre anni non restano turbati e anzi vorrebbero unirsi, ma le madri devono fare i saldi anche per loro. Un gruppo di ragazzi segue la nuova moda del barbonaggio abusivo in piazza chic e si accascia poco più in là, nella luce della giostra. La sottoscritta va nel mondisa alla vista di un dio biondo e pensieroso al centro del gruppo di ragazzi. Proprio perché in questa condizione di trance, se lo lascia scappare davanti agli occhi...terribile!!!

Mi rendo conto che la lista è solo iniziata e che quindi sono messa male.

martedì 30 gennaio 2007

top five fumetti da leggere assolutamente!


Qualcosa di Pazienza...assolutamente! (andrei sul delirante con Pentothal o sul classico Zanardi)
Maus di Art Spiegelman
Persepolis di Marjane Satrapi
Le garaje ermetique di Moebius
Uno dei tanti Corto Maltese(il classico dei classici)

Cazzo ma una top five non mi basta per niente!

Pensieri carini...

Ho deciso di farla finita con una fetta extralarge di pane nutella e mascarpone.

top five da depressione


Bridge over troubled water di Elvis Presley
Last Kiss dei Pearl Jam
When love goes wrong di Marilyn Monroe
Suzanne di Leonard Cohen
Trouble di Cat Stevens

domenica 28 gennaio 2007

Meglio ridere

-Com'è andata?
-C'è stata una rissa.
-Cosa? Ti sei cacciato in una rissa?
-Già.
-Con chi?
-C'erano dei tipi che davano fastidio a Julie e gli ho dovuto dare una lezione.
-Sei tutto intero?
-Sì sto benone. A uno gli ho dato una botta col mento sul pugno e a quell'altro una nasata sul ginocchio...
(Tony Roberts e un malconcio Woody Allen in "Provaci ancora Sam")

venerdì 26 gennaio 2007

giovedì 25 gennaio 2007

Trionfo di chincaglieria



Era più o meno l'una di notte quando passando per un buio vicolo del centro sono stata illuminata da questo negozio di lampadari. Non oso immaginare quanto sia alta la bolletta della luce del proprietario del negozio.
È ovvio che mentre facevo la mia foto senza senso quei pochi passanti sbronzi mi hanno guardata stupiti con la tipica espressione "che cazzo fa sta tipa?".

Ccc'è grosssssa crisi


La sfiga si è abbattuta su di me: un immenso tzunami con epicentro indefinito.
Lo stress prescrutini ha mietuto le sue vittime: il 50% degli studenti è in clinica, un buon 30% ha forcato, prolungando saggiamente le vacanze di Natale, il 20% zombeggia con i neuroni in catalessi. Appartengo a quest'ultima categoria...stato vegetativo permanente.
Intanto orde di bacilli hanno invaso le classi, io non potevo restarne immune. La mia gola si è trasformata in un laboratorio per spore, batteri, microbi, virus e finalmente posso vantarmi di avere una voce da trans.
Intanto il caro taleggio, dopo una settimana di saluti (le nostre conversazioni si limitano ancora al "ciao") ha deciso di iniziare un periodo di astinenza visiva: pur di non guardarmi mentre passo per i corridoi per non dovermi poi salutare, finge di avere un bruscolo in un occhio o passa col naso all'insù. Lo odio.
Quel minorato mentale di mio fratello, mentre cerco di sfogare la mia profonda depressione, canta Gianna Nannini con voce sexy, "scendi dal mio letto... scendi... l'amore è bello solo se lo fai con me" sculettandomi davanti, con sguardo da marpione.
Il gattocomunista, intanto, ha deciso di prendersi una vacanza ed è scappato nella casa in campagna (dove si spera abbia finalmente dato libera espressione ai suoi ormoni); non posso sfogarmi neppure su di lui.

domenica 14 gennaio 2007

Marx e i suoi amici


Al telefono
cioppe:"Ciao"
cip:"Ciao, come sta tuo fratello?"
"Bene, anche troppo...sta giocando al computer, qui davanti a me"
"Chiedigli come è andata poi..."
"ora sta alzando il pugno verso il computer."
"Oh! bravooo"
"Sì, sta giocando al suo nuovo videogame, "Marx e i suoi amici"."
"Davvero!!! Che ganzo!"
silenzio
"Non so se l'hai capito...ma ti stavo sfottendo."
"ah..."

giovedì 11 gennaio 2007

La mia vita all'ultimo minuto


Sono una persona "all'ultimo minuto". Il mio stile di vita sembra essere "cazzeggia finché puoi anche se dopo ti ritrovi nella merda".
Consiglio caldamente di non seguire questa filosofia di vita, soprattutto a chi frequenta licei classici un po' snob.
Forse scriverò un libro su questo argomento, "la mia vita all'ultimo minuto, l'ultimo grande successo della filosofa più in voga del momento", firmato Cioppe.
Ma lasciamo i sogni di gloria da parte. Ecco i fatti che faranno capire come sia bene non fare una vita all'ultimo minuto.
Nella mia amabile classe hanno avuto la brillante idea di fare una lista di interrogazioni programmate. Quindi io da ottobre sapevo benissimo che stamani sarei stata interrogata a storia. Ma vivo all'ultimo minuto, così negli ultimi due giorni mi sono data allo studio più folle del libro di storia, fino all'una di notte.
Ieri, dopo aver finalmente abbandonato la storia, all'una di notte, la mia testa, poggiata sul cuscino, ha continuato a ronzare e pensare ininterrottamente all'illuminismo, alla mia vita sentimentale (che non c'entrava nulla) e di nuovo all'illuminismo.
Ad un certo punto sul mio letto si stava tenendo un convivio filosofico fra Voltaire, Rousseau e Montesquieu, con Voltaire che se la godeva di gusto, guardando i miei occhi iniettati di sangue che chiedevano un po' di sonno.
Non so precisamente quante ore ho dormito, sicuramente poche.
Ecco le controindicazioni di una vita all'ultimo minuto.
Ma una vita all'ultimo minuto implica forse anche una vita sentimentale all'ultimo minuto, come ha avuto premura di ricordarmi Cip..., chissà che l'ultimo minuto non sia quello più saporito.

Suggerisco di leggere questo post in fretta...senza sforare il minuto e ascoltando la canzone di Carla Bruni La dérnière minute.

sabato 6 gennaio 2007

Saluto al nuovo anno


Beh...allora buon anno...un po' in ritardo...ma è sempre un nuovo anno.