lunedì 11 giugno 2007

Bioetica per tutti!


La scuola è finalmente finita,
ma non poteva chiudersi in bellezza.
Se qualcuno recentemente ha seguito la cronaca fiorentina su Repubblica, si sarà interessato alle vicessitudini nelle quali è stato coinvolto il "miche". Il liceo classico di via della colonna nell'ultimo collegio docenti ha approvato la proposta di due professori di religione di condurre dei corsi di bioetica tenuti da dei membri del comitato Scienza e Vita, emanazione di Azione Cattolica. Inutile domandarsi quale sia la posizione di tale comitato, ma per saperne di più potete sempre visitare il sito http://www.azionecattolica.ge.it/Pages/REF_comitatoscienzaevita.html. Ovviamente il mitico collettivo SIL (studenti in lotta e la rima "botta" non è un caso) penso non ne sappia niente: nessun urlo di protesta, solo facce compiaciute di CLini.
Ma la gente deve sapere: questa è la scuola laica e statale!? E non mi si vengano a dire stronzate sulla pluralità delle opinioni, perché non si tratta di una semplice assemblea o conferenza con parte e controparte, ma una serie di "lezioni" (quali studi hanno compiuto in scienza e vita per venire a parlare in un liceo?) sovvenzionate dalla scuola anche con i 100 euro di iscrizione che ogni studente fornisce a inizio anno. E se (tenterò di non fare nomi) una professoressa di greco e latino il giorno dopo sempre sulla Repubblica afferma: "Abbiamo ospitato Margherita Hack che parlava del cosmo, ma che poi, sollecitata dalle domande degli studenti, ha finito con l'esprimersi sulla bioetica e certo questa scienzata non è imparziale...siamo una scuola laica che lascia spazio a tutte le opinioni." direi che Margherita Hach, donna di scienza e di cultura, può permettersi di parlare di scienza al contrario di un prete: non dimentichiamoci degli errori già compiuti dalla chiesa quando a quanto pare il sole girava intorno alla terra.
A quando la negazione dell'evoluzionismo di Darwin nella scuola della futura classe dirigente!
Allora chiedo in prestito le parole di un uomo che ha espresso con più alte parole la propria opininone su quello che è il rapporto fra chiesa e scienza, Bertolt Brecht, in vita di Galileo: colloquio fra il papa Urbano VIII e l'inquisitore
Inquisitore: " Il mondo è percorso da un'inquietudine nefanda; e l'inquietudine dei loro cervelli, costoro la trasferiscono alla terra, alla terra immobile. "Le cifre parlano chiaro" questo è il loro grido di battaglia! Ma donde provengono quelle cifre? È presto detto: dal dubbio. Loro mettono in dibbio ogni cosa; e possiamo noi fondare la compagine umana sul dubbio anziché sulla fede? [...] Che succederebbe se tutti costoro, deboli nella carne, inclini ad ogni eccesso, tenessero per valida istanza solo la loro ragione, come va predicando quel forsennato? Una volta che dubitassero se il sole si sia davvero fermato in Gabaòn, i loro sporchi dubbi, i loro sporchi dubbi potrebbero estendersi anche alle questue!"
Ma concludo con le parole più ottimistiche di Galileo a Sagredo: "...Ma la vecchia donna che, la sera prima del viaggio, pone con la sua mano rozza un fascio di fieno in più davanti al mulo; il navigante che, acquistando le provviste, pensa alle bonacce e alle tempeste; il bambino che si ficca in testa il berretto quando lo hannon convinto che pioverà, tutti costoro sono la mia speranza: perché tutti credono al valore degli argomenti. Sì: io credo alla dolce violenza che la ragione usa agli uomini. A lungo andare non le sanno resistere. [...] Il pensare è uno dei massimi piaceri concessi al genere umano.

1 commento:

Consuelo ha detto...

Salve Isa!!
Beh, che dire... la cosa è piuttosto inquietante, comunque sono quasi sicura che prima debba passare per il Consiglio d'Istituto (il che non è proprio una garanzia).

Adesso torno a studiare...Datevi da fare perchè sarebbe veramente vergognoso! E cercate di farlo capire anche alle "gloriose testoline" che ci dovrebbero rappresentare...
ciao ciao
Consu (realnauta.splinder.com)