sabato 27 settembre 2008

Matricola 444519


Immatricolata!!!
Ebbene sì: dopo essere diventata un soggetto di conversazione ("Allora ha deciso l'Isabella?", "Ma cosa farà l'Isabella?", "Ma secondo te perché l'Isabella sta facendo il giro di tutti i corsi del polo?"), dopo essere diventata un esempio da non seguire ("...e mi raccomando bambini, non fate come l'Isabella usciti dal liceo!", "Decidi prima! non fare come l'Isabella!"), dopo essere stata motivo di scommesse fra amici e genitori d'amici ("Scommetto che si iscriverà a Lettere!" "Io scommetto Economia" "Io punto su Matematica" "Scommetto che se ne va a Siena!")... mi sono IMMATRICOLATA!!!
Sono iscritta al corso Cinema Musica e Teatro della facoltà di Lettere di Pisa. Forse non c'è nessun motivo per essere entusiasti di questa scelta, perché è una scelta dura e difficile, parlando in termini realistici di posti di lavoro. C'è chi bonariamente mi ha già fatto una profezia: "Sai, avevo un'amica che è uscita dalla maturità con 100 e si è iscritta al corso Cinema Musica e Teatro. Ora lavora in un call center.". Risposta:"Realisticamente, so che c'è questa possibilità. Ottimisticamente, vi faccio vedere io di cosa sono capace!"
Dunque, dopo aver visto i corsi di economia e commercio, di economia dello sviluppo, dopo aver scoperto che una famiglia è un'AZIENDA DI EROGAZIONE (shock!), dopo aver valutato come soluzione la facoltà di matematica, dopo aver provato anche un test stupidissimo di Lingue Culture e Mercati dell'Asia, dopo aver girato tutte le università della regione (e non solo!), ho fatto la mia scelta che non può essere considerata al momento né giusta né sbagliata. Mi dovrò impegnare perché alla fine appaia come quella giusta.
Inizia il mio primo anno di università all'interno del cinema Lumière di Pisa.

lunedì 22 settembre 2008

The final countdown

"Allora, cosa vuoi fare, isabella?"
Primo: odio quando una persona mi chiama col nome completo, senza abbreviarlo in isi, isisi, isa, o distorgendolo nel classico isabrutta. Se vengo chiamata "isabella" vuol dire che si vuole intraprendere una conversazione seria, da adulto ad adulto.
"Allora, cosa vuoi fare, isabella?"
Secondo: odio quando non si aspetta una risposta, perché solo il modo in cui è posta la domanda, la sua intonazione, lo sguardo con cui viene pronunciata, ne danno già una prima che tu apra bocca.
"Allora, cosa vuoi fare, isabella?"
Terzo: odio chi vuole avere informazioni sul mio futuro, perché al momento mi è molto oscuro.
"Sei in ritardo, isabella, il tempo stringe"
È iniziato il conto alla rovescia, si accettano scommesse su dove si iscriverà "isabella".
Vi avverto sarà una sorpresa anche per me.

martedì 16 settembre 2008

Voglio fare il manager!

Ecco la casta. Ignorante al punto giusto mentre parla come un coach alla sua squadra...sembra Claudio di Tutta la vita d'avanti...
non ci resta che scappare da questo bel paese!

venerdì 12 settembre 2008

Naufragio universitario



Eccomi tornata dopo un lungo silenzio preceduto da un periodo di soli post con filmati youtube... desolazione.
Sono iniziate le fantastiche avventure di isabella nel mondo dell'università!
Avventura numero 1
Esame in Normale.
Già durante la prima prova scritta (erano tre) di latino mi chiedevo che diavolo ci facessi io lì: catapultata in un mondo di gentili secchioni, accompagnati da "mami e papi", con la faccia spaventata dietro gli occhiali spessi e la schiena ricurva sotto il peso di tre dizionari tre nello zaino. Dove, comunque, sono sicura che non hanno trovato neppure una "frase fatta" della "fantasvolante" (e pago i diritti d'autore per l'uso di questo neologismo a chi di dovere) versione che le vecchie tartarughe normaliste hanno probabilmente trovato in un polveroso scaffale dimenticato in qualche corridoio buio della biblioteca della Normale: avete mai sentito parlare voi, comuni mortali, dello Pseudo-Sallustio??? Lo Pseudo-Sallustio!!!!!!!!!!!!!!!
Io no. Ma può essere un'esperienza tradurre lo Pseudo-Sallustio, non tutti possono vantarsi di averlo fatto.
Alla seconda prova (quella di Italiano) la percentuale dei partecipanti "aNormali", genere "non ho una vita sociale e trovo che lo Pseudo-Sallustio sia arte" era nettamente inferiore...grazie al cielo!
Ma i vecchi tartarugoni seduti dietro le loro cattedre polverose avevano già tramato alle spalle degli sprovveduti studenti: Dante, Guicciardini e...LIBERO ALTOMARE!!!, un nome un programma! Commento della poesia Sinfonia luminosa dalla raccolta Procellarie di un poeta futurista che dopo non ha più scritto niente, a parte un libro di memorie su Filippo Tommaso Marinetti. Non mi si venga a dire che il suo era un nome d'arte... era un nome parlante e avrei dovuto capirlo subito. Fatto sta che mi sono ritrovata subito in "Altomare".
Andate a chiedere ad una persona per la strada chi era Libero Altomare...nessuno e dico nessuno vi saprà rispondere, ma questo potrebbe essere prevedibile. Andatelo a chiedere a uno studioso di futurismo...vi guarderà stupito, alzerà gli occhi al cielo per cercare una risposta e infine si ricorderà di un nome in una nota a piè di pagina.
" Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare, piccoli normalisti che crescono scrivendo pagine fitte di rune illeggibili, ho tradotto testi che voi umani non tradurrete mai, e sono d'accordo con voi sull'inutilità del farlo, testi misterici di un grande maestro, lo Pseudo-Sallustio, ho letto (analizzato, commentato e chiosato) poesie che neppure per farvi del male leggereste, Sinfonia Luminosa di LIBERO ALTOMARE!!!"
Infine l'ultima prova, quella di storia dell'arte, la più gradevole e più fattibile. Ho scritto ispirata sei fogli protocollo quasi pieni, per rifarmi dello Pseudo-Sallustio e di LIBERO ALTOMAREtrepuntiesclamativi, ma non è bastato per farmi entrare nel club dei piccoli normalist, ahimè. C'è chi dice che è meglio così, forse per consolarmi. C'è chi non ci crede ancora. C'è chi resta in silenzio, ma mi vorrebbe chiedere "e ora?". E ora che cazzo faccio. Dove cazzo mi iscrivo? Cazzo!

Dedico questo post a chi si trova come me in un grande naufragio preuniversitario, a chi è arrivato 135esimo a medicina quando ci sono 120 posti e spera in un ripescaggio, a chi proprio a medicina non c'ha speranza però "si sa medicina salva dal marciapiede", a chi farà lettere costi quel che costi e affronta con stoica rassegnazione un futuro da disoccupato, a chi non vuole sapere il voto di maturità perché tanto non serve a niente e allora tanto vale fare un corso per barman, a chi è fuggito all'estero e sta ancora peggio, a chi è fuggito all'estero e proprio perché sta meglio vorrebbe tornare, ma non lo farà, a chi voleva fare giurisprudenza e poi si è ritrovato a lettere, a chi voleva fare filosofia ma si ritroverà a giurisprudenza per far felice la famiglia, a chi le ha percorse tutte le università e non si è ancora trovato, a chi voleva studiare italiano per fare l'école du commerce nonostante abbia un sogno gitano, a chi si ritrova a studiare all'osmannoro perché il centro è offlimit per lo studente, for tourist only, a chi non ne può più di stare sempre dietro i raccomandati, a chi deve ancora scegliere e non ha fatto neppure un test di "autovalutazione", a chi ha il 30 senza sforzo e invece lo sforzo ce lo vorrebbe mettere, a chi si ritrova con tutti professori giovani e precari, a chi vuole fare scienze politiche anche se la politica è morta, a chi vuole fare economia perché tenta capire qualcosa del mondo, a chi la vuole fare solo per guadagnare soldi, a chi i soldi non ce l'ha neppure per l'università e allora tanto vale lavorare, a chi è uscito con una laurea e lavora in un call center, a chi ha paura di quello che ci attende qui in italia, a chi è ancora disposto a lottare e studierà per una causa, a chi è ancora piccolo e non capisce, a chi ormai è vecchio e non capisce lo stesso, a me perché mi aspetta una dura scelta.