giovedì 18 dicembre 2008

Il riposo del pendolare


Come al solito ho passato un periodo-sbando in cui gli unici post erano filmati di youtube: facile e poco impegnativo. Se non mi RImetto a RIscrivere ora (eccoli i primi sintomi dell'analfabetismo di ritorno) forse passato capodanno parlerò solamente a numeri e tutte le parole del mio vocabolario verrano trasformate in codice binario.
Così affronterò l'ardua impresa di fare un super-riassunto, tipo concentrato di pomodoro in tubetto, di quello che mi è successo negli ultimi due/tre mesi.
Mi stavo chiedendo, chi sarà mai il disgraziato lettore di queste pagine: Perché scrivere?
Insomma, perché non prendi il tuo fottutissimo diario pieno di pagine bianche e non lo riempi di confessioni pericolose ed eccitanti rivelazioni?
1.Non mi va (sufficiente, ma non troppo)
2.Gli intimi lettori di questo blog sapranno valutare se ci sto ancora con la testa o parlo troppo in termini di applicazioni, spazzi vettoriali, isomorfismi.

Reduce da una settimana compitininonstop, quella precedente alle vacanze. Reduce e ammaccata.
Lunedì: compito di aritmetica. Sul foglio bianco si parlava di "ordine", "permutazioni", "campi di spezzamento", "polinomi minimi", "fattorizzazioni"...stranamente gli "isomorfismi" di cui i nostri docenti/ricercatori hanno parlato per tutto un semestre erano misteriosamente scomparsi. Perché?! Perché?!?!?! Proprio quando iniziavo a capirci qualcosa!
Per mesi e mesi ogni volta che in aula veniva pronunciata una parola che terminasse per -morfismo (omomorfismo, automorfismo, endomorfismo, isomorfismo....all'infinito) calava un silenzio glaciale e il buffone di turno bisbigliava al compagno: "Io pensavo che gli omomorismi di gruppo fossero una grave distorsione sessuale" e qualche fila più avanti qualcuno faceva proposte indecenti alle compagne di banco: "Vi va un bell'isomorfismo di gruppo?". Applicazioni, semplici applicazioni: frecce che partono da una parte e arrivano in destinazioni misteriose; alcune scendono, sbandano, risalgono, scompaiono, si uniscono, diventano iniettive, suriettive e bigettive.
Com'è andato questo compitino di aritmetica? No comment.

Martedì: compito di geometria analitica. Parto motivata...troppo motivata per poi ritrovarmi con un 6/30.
Mercoledì: compito di analisi. Parto demotivata...troppo demotivata e giustamente mi ritrovo con un 6/30.
Consolatevi, voi che mi avete visto ai tempi d'oro del liceo tornare vittoriosa al banco con i nove a greco e a latino, con i dieci a inglese (mai meritati!), con la Gatti che loda l'ultimo compito di matematica della "Sùlard".
"Ma in fondo si sa, quelli che escono con il 100 alla maturità poi si perdono e diventano dei FALLITI, perché non hanno uno SCOPO." e questa è l'opinione comune delle madri professoresse con perenne giramento di coglioni. Ultimamente è così che mi vedo: con un adesivo luminoso in fronte con su scritto "FALLITA" a lettere cubitali, con in mano i compiti dei miei futuri allievi: sì, professoressa di matematica a vita, frustrata e fallita, ancora pendolare, ma questa volta sulla tratta firenze-empoli. AAAAAH! Svegliati isabella, era solo un incubo. Sei ancora in treno e il treno si è fermato. Ecco, come al solito si è fermato nei dintorni di pisa: da un lato i campi, dall'altro un muro, alto, quasi nero, che nasconde tutto. Tutti i pendolari Firenze-Empoli-Pisa vorrebbero sapere cosa c'è aldilà del muro.
Cosa c'è aldilà del muro, mi chiedo tutte le mattine. E perché i tordi che stanno sui pini vicino alla stazione urlano alle 7 di mattina come alle 9 di sera? E perché fra un razzo e una razza può sbocciare l'amore? Forse perché sono isomorfi per il teorema cinese del resto? Perché continuo a sognare di essere fattorizzata in polinomi irriducibili: il mio braccio è un h(x), il naso p(x), le gambe sono (f(x))^2, l'occhio è un q(x) di terzo grado? Perché non si può ridurre ogni singola relazione umana in una funzione, in un'applicazione lineare, che alle volte può felicemente essere bigettiva e monotòna crescente?

Ultimamente ho iniziato alcuni sondaggi:
Quante persone fanno matematica perché vogliono fare matematica?
Ora, su un campione ancora limitato (vedrò di proseguire con l'inchiesta) un 50% risulta frequentare matematica per matematica o perché escludendole tutte le altre facoltà restava solo matematica.
Un altro 50%, frequenta matematica "per sbaglio" (insomma, bisogna proprio essere coglioni per farlo!): c'è chi voleva fare agraria, indirizzo piante tropicali (meglio farsi poche domande e soprattutto non chiedere il perché), c'è chi ha deciso che "da grande farò il barbone, mamma" oppure il "laureando in matematica" a vita, c'è chi fa matematica per entrare in banca, guadagnare soldi e poi per il resto fare quello che cavolo gli piace di più, c'è chi si è iscritto per una scommessa fatta in stato di ebrezza (leggende? chi lo sa!), c'è chi voleva fare storia dell'arte, biologia, architettura, filosofia...e chi più ne ha più ne metta. Sostanzialmente, il sondaggio rivela che sono in buona compagnia e a matematica ci si fa delle grasse risate quando si parla fra amici del futuro.
Diciamo anche che sono la vetta di questo 50%, sono la mascotte del 50% allo sbando.
"Pendolare?"
"Sì"
"Ah...faticaccia eh? E...da dove?"
"Firenze"
"Eh!!! Ma perché? Cioè, voglio dire, ma c'è matematica a Firenze?"
"Sì (mica siamo il terzo mondo!)"
"Ah...ma chi te lo fa fare?!"
"Boh"
"...Interessante la lezione di oggi sugl'integrali..."
"mmmm...si, non è che ne sappia molto,...sai,... noi del classico..."
"Hai fatto il classico??? Vieni da Firenze a Pisa in treno per fare MATEMATICA???"
Ecco, più o meno si svolgono così le mie presentazioni nel magico mondo dei matematici!

Qualche mese fa mi disperavo nel mio banchino senza capire nulla e chiedendomi se era giusto che io mi trovassi lì. Ora continuo a farlo, ma almeno sono in buona compagnia:
Fra giocolieri che disegnano vignette, rasta di matera che conoscono a memoria i nomi delle muse, matematici di professione, normalisti che arrancano e hanno paura di essere buttati fuori dalla normale se non mantengono la media alta, giocatori frenetici appassionati delle magic, rospette che tengono santini incollati sulle calcolatrici, lettrici frenetiche di buona letteratura,...siamo una specie di circo rocambolesco dove si può anche trovare la donna tatuata, l'uomo snodabile, la donna barbuta, il mago, il pagliaccio (anche se devo ammattere che giocoliere, mago e pagliaccio possono essere riassunti in un'unica persona, Matteo), le tigri e i leoni, c'è persino un giovane padawan di guerre stellari!
Invito, dunque tutti a venire a farsi quattro risate a matematica!
Il circo ora è in riposo però. Pisa sarà deserta fino a febbraio.
Ho smesso di prendere il treno, finalmente, eppure, quando chiudo gli occhi e mi addormento sento "tudumtudum tudumtudum tudumtudum" e inizio nuovamente a oscillare su un treno la cui destinazione è sconosciuta: vedo solo le rotaie e tutto intorno è bianco di nebbia, così bianco che pare un foglio di carta che aspetta di essere scritto: nuovo anno, nuove storie, nuove destinazioni.

venerdì 5 dicembre 2008

MUTO a wall-painted animation by BLU

Questa sì che è street-art!