domenica 30 marzo 2008

Vita bucolica...



Reclusa a...MONTAIONCINO!
Ebbene sì, il mio appartamento in città è ancora inagibile (causa lavori ristrutturazione). Fanno ormai sette mesi. Staremo in campagna finché non ci sarà almeno il cesso nell’appartamento in città.
Non ho mai sentito così tanto la mancanza della vita “civilizzata” di Firenze. Le urla dei passanti incazzati, la ressa dei turisti inebetiti, il baccano di S. Spirito che non fa dormire, lo squalido shopping nel centro sporco...ah i bei vecchi tempi!
Appena arrivato in campagna tiri una boccata d’aria fresca; poi ti dici: “Adesso mi faccio qualche settimana di vita sana fra i boschi” . Senti che nei polmoni non entrano polveri sottili o monossido di carbonio. Ti guardi intorno e vedi la primavera in fiore, il merlo che fa capolino fra l’erba, il gatto che tenta di acchiappare il merlo, il falco del vicino che tenta di arpionare il gatto (il vicino si diverte a fare falconeria!). Insomma quadretto alquanto bucolico.
Ora sono qui da un mese, piove ininterrottamente, fa freddo e il riscaldamento è rotto (lunedì è nevicato), mi riscaldo solo con una stufetta elettrica e col camino. Ho anche tagliato la legna con una scure stile shining pur di riscaldarmi il di dietro. È finita la bombola del gas e in questo preciso istante è anche saltata l’elettricità. Mio fratello terrorizzato ha acceso tutte le candele disponibili (da quelle di Natale a quelle profumate). La casa sembra allestita per una messa satanica versione new age. Niente luce niente studio, quindi posso rinunciare ad una preparazione decente su Kierkegaard e le sue angosce.
Non consiglio a nessuno la vita di campagna, almeno che non ami dormire con una zecca piantata sul petto scoprendo al mattino che non è un grazioso neo ma una bestiolina che muove le zampe. Senza contare la sveglia alle sei al buio e al freddo, la partenza in macchina alle sette per evitare le code disastrose sulla fipili ancora eternamente in lavori.
Ho freddo, ho una voce da trans, e la stufetta elettrica col blackout non funzione. Vita bucolica una sega!