giovedì 13 settembre 2007

Il mio ultimo primo giorno di scuola


La scuola inizia bene in una succursale dove la campanella non suona mai (in compenso c'è un contatore che ad ogni ora fa una lunga pernacchia), i cessi sono irraggiungibili, non c'è alcuno strumento di rifornimento nutrizionistico e la prima ora è di supplenza.
Aaaaaaaah (verso di estremo gaudio)
Quante belle facce che mi mancavano! (esclamazione antifrastica significante amara ironia)
Una sola parola: stanco disgusto.
Per fortuna è l'ultim'anno...

2 commenti:

Ciap ha detto...

Suvvia Ciop, c'è Ciap a consolarti!! Hai dimenticato l'orario fiscale, affermato oramai da anni: siamo non so quanti, sia all'entrata che all'uscita occupiamo tutta la strada, ciononostante non possiamo entrare né un minuto prima delle 8.05, né un minuto dopo le 8.15: se ci beccano ci prendono per un braccio e ci sbattono letteralmente fuori (vi giuro, a me oggi è successo... Volevo solo prendere i posti!!!).
I nostri compagni non si smentiscono mai: 7.30 di mattina, aria frigida, neanche un raggio di sole nella nostra strada, e loro arrivano con gli occhialoni!!! La Battona se l'è proprio cercata la mia frecciata a riguardo....
Come al solito, scenette isteriche per i posti a sedere...
Non ne posso già più.

Anonimo ha detto...

Minchia però!state sempre a lamentarvi deh!Ok..sto mischiando i dialetti, ma in questo momento Nora si è imapadronita delle mie dita..che dire!CHE IL CIOCIOCIO SIA CON VOI!
cip