
Uno spettro si aggira per il Michelangiolo: lo spettro dello sfigato. Tutte le potenze del vecchio Michelangiolo, papi e zar del conformismo, radicali e poliziotti del pensiero unico, quelli che si credono “alternativi”, quelli che si credono “pottini”, quelli che l’importante è far parte di un gruppo, si sono alleati in una santa caccia spietata contro questo spettro.
Qual è l’individuo che non sia stato tacciato di sfigato dai suoi avversari che si trovano al potere? E qual è l’arrampicatore che, a sua volta, non abbia ritorto l’infamante accusa di sfigato contro gli individui più avanzati o contro i suoi avversari?
Non sei “alternativo”? Non sei “pottino”? Non hai vestiti di marca? Non porti pantaloni calati fino alle ginocchia (non hai neppure mai portato sul culo la scritta col tuo reddito, anzi quello dei tuoi genitori... ah... i bei tempi andati... ma dove li avete nascosti tutti quei pantaloni!)? Sei démodé? Porti colori che coloro che sanno giudicano poco treeeendy ? Porti accessori sbrilluccicanti di strass che la vera alternativa di classe trova kitsch e volgari? Non fumi e per questo non puoi entrare nei circoli più prestigiosi della vita sociale del cortile? Non hai voglia di sputtanare soldi in fumo (in tutti i sensi)? Sei un brutto anatroccolo e hai la lisca? Non sei in formato modella anoressica e non hai neppure voglia di intraprendere una dieta? Hai un’eruzione di brufoli che nessuno ti fila? Non hai addominali d’acciaio e sei bianco come una mozzarella perché le lampade ti fanno soffrire di claustrofobia e perché soffri di un rarissimo eczema atopico? Il tuo libretto delle giustificazioni è ancora immacolato e obbedisci sempre alla mamma ( mentre il cannato nascosto sulle scale antincendio obbedisce alla mamy, altrimenti non ha la paghetta)? Il tuo libretto delle giustificazioni è già finito e il resto della classe ti guarda con spietata pietà bisbigliando “tanto boccia”? Fai battute che nessuno capisce o ci metti cinque minuti a capire quelle degli altri? Nessuno si degna di salutarti all’entrata di scuola nonostante vi conosciate dalla materna e siate ancora nella stessa classe? Non sciali, non strippi, non sbombi, non dici pesissimo, non riesci a parlare con l’accento strascicato e tanto figo che usano i leader del Miche? Non hai un sorriso fotogenico e questo ti creerà dei problemi sul dannatissimo annuario dove tutti lo potranno vedere in saecula saeculorum? Sei timido? Sei troppo socievole? Sei schizofrenico? Ti piace leggere Semonide d’Amorgo e c’è chi ti prende per pazzo per questo? Sei uno dei cinque disgraziati che sabato è andato a scuola, non si è giustificato ed è finito inevitabilmente interrogato? C’è chi ride alle tue spalle e ti lancia sguardi snob? Ti danno del quartino sfigato e poi ti chiedono sdolcinatamente un cicchino sapendo che tu non aspettavi altro che poter parlare con uno degli zar della scuola? Ridono del fatto che sei una pischella, stupida aggiungono tra di loro, che gli va dietro, ma poi godono in segreto del tuo sguardo?
Da questi fatti si ricavano due conclusioni.
Lo sfigatismo è ormai riconosciuto come potenza da tutti i pottini, gli alterna del mondo.
Vi chiamano sfigati perché hanno paura di voi: siete gli unici a non essere stati ancora classificati... e ci pensano loro a classificarvi.
È ormai tempo che gli sfigati espongano apertamente a tutto il mondo il loro modo di vedere, i loro scopi, le loro tendenze e che alla fiaba dello spettro dello sfigatismo contrappongano un manifesto del partito.
A tal fine gli sfigati delle più varie scuole si sono riuniti e hanno redatto il seguente manifesto.
Sfigati di tutto il Michelangiolo, è arrivato il tempo di buttare giù dal piedistallo questi falsi zar dal woolrich, questi papi dall’aspetto bello e dannato, terribilmente anticonformista, sono tutti della stessa pasta. Prendete coscienza della vostra vera forza: scrivete sui muri quello che pensate, uscite dal branco.
Sfigati di tutto il Michelangiolo, prendete finalmente il potere in questa scuola di figli di papà. Che le demenziali classi dominanti che regnano in questa scuola tremino al pensiero di una rivoluzione di sfigati. Gli sfigati non hanno da perdervi altro che le loro catene. Da guadagnare hanno un mondo.
Sfigati di tutta la scuola unitevi!